Il candidato alla segreteria lancia la sua campagna. Insiste sul rapporto con Sel: “Nichi, fratello mio, dove sei?”. Sulla sinistra: “Serve un cambiamento radicale, non essere cool”. E avverte: “Con noi stop alle larghe intese e via tutto il gruppo dirigente del partito”
(imagoec) ROMA – “Al Pd serve un cambiamento radicale, sincero, senza correnti, dobbiamo rendere il paese più bello e la politica più seria”. Pippo Civati apre la campagna per la segreteria Pd dal teatro Vittoria, a Roma. E guarda subito a sinistra. “Vorrei che trovasse un po’ più di orgoglio, il compito della sinistra è complesso: deve modificare i rapporti e le posizioni di potere. La sinistra è questo”. Gli avversari e larghe intese. A Renzi e Cuperlo, Civati riconosce di essere “concorrenti straordinari”. Non manca però una stoccata al sindaco di Firenze: “Quando dice di voler cambiare verso non spiega con quale parte politica vorrebbe farlo”. E ancora: “Non bisogna avere paura di essere impopolari e, anche se non è figo o cool, parlare di carceri o di poveri. Non si deve piacere a tutti, ma solo a qualcuno e saperlo rappresentare”. Poi, rivolgendosi agli avversari alle primarie dell’8 dicembre, Pippo Civati ribadisce il suo punto di vista sulle larghe intese: “Sapete cosa ne penso. Con me non ci sarebbero. Vorrei sapere cosa ne pensano gli altri. Il governo attuale – continua – per me dovrebbe terminare dopo la legge elettorale e quella di stabilità. Come fa Franceschini – incalza – a sostenere sia le larghe intese che Renzi?”. Poi avverte: “Con noi cambierebbe tutto il gruppo dirigente del Pd”.
Un centrosinistra con Prodi, Vendola e Rodotà. In una sala piena, dove sono presenti anche i colleghi di partito Puppato, Mineo, Tocci e Casson (“Pochissimi, ma ottimi”, ha scherzato il candidato) Civati insiste soprattutto sul tema delle alleanze. Il suo obiettivo è quello di rifondare il centro sinistra, in crisi dopo l’accordo Pd-Pdl, a partire dall’intesa con Vendola: “Bisogna ricomporre l’alleanza con Sel firmata prima delle elezioni e che è stata distrutta con le grandi intese. Voglio un centro sinistra – continua il candidato alla segreteria – che vada da Prodi a Rodotà”. A Vendola dedica poi un messaggio appassionato: “Nichi, fratello mio, dove ti abbiamo lasciato?”.
A Romano Prodi è dedicato invece un altro passaggio intenso: “Sarà parecchio incaz.. tra quello che gli abbiamo fatto e quello che gli hanno fatto quegli altri. Dovremmo dare a Prodi la tessera numero 1 del Pd 2014, ma credo che sarà dura convincerlo”. A proposito dei “101” che non votarono l’ex premier al Quirinale, chiede che escano allo scoperto e assicura: “Nessuno di loro sta con me”.
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Da Civati a ‘ci-voti’ . L’appello agli elettori è quello di votare per se stessi. “Bisogna passare da Civati – spiega il candidato alla segreteria con un gioco di parole – a ‘ci-voti’, ossia dare fiducia a tutte quelle persone, soprattutto giovani, che si battono con me per cambiare il partito”. Il riferimento è a chi “sta dietro lo schermo, non ai soliti politici da talk show. Io, una volta segretario – assicura – in tv andrò poco”. Poi non manca un passaggio sui tesseramenti sospetti in vista dei congressi locali: “Basta con queste tessere a pacchetto, prepagate come le schede telefoniche – ironizza – c’è chi ha iscritto intere città”.Un cambiamento politico e comunicativo. La rivoluzione di Civati riguarda anche la comunicazione. “Oggi c’è un maschilismo dilagante – dice – mi dicono di tirare fuori le p…., io non lo faccio: è un approccio sbagliato, anche sull’omofobia. E poi – continua – cosa vuol dire ‘parlare alla pancia della gente’? Credo sia meglio guardare negli occhi”. Civati si riferisce agli esclusi, agli emarginati: “Bisogna cambiare il punto di vista. Oggi – osserva – si parla di ‘equità’ e non di ‘uguaglianza’.OAS_RICH(‘Bottom’); Noi invece dobbiamo essere in grado di far crescere tutti”.
La promessa . Il discorso si conclude con una dedica alla figlia, ma con una promessa: “La mia bambina ha un anno e non mi voterà mai. Quando sarà maggiorenne – prosegue – io non sarò più candidato, né dirigerò una Asl. Mi cercherò un lavoro”.
Argomenti:congresso pdprimarie-pdProtagonisti:pippo civatiRomano ProdiNichi VendolaMatteo Renzigianni cuperlo© Riproduzione riservata 24 ottobre 2013